La composizione di questo stemma sembra derivare da considerazioni di carattere spiccatamente storico, evidenziate dalle due principali figure dello stemma: quella della cinta merlata e quella del cane. La cinta merlata che in araldica è data da mura che cingono, come in questo caso, una torre è stata inserita nello stemma per ricordare il famoso castello di Trezzo, uno dei più muniti della Lombardia; castello che, sorto in età longobarda, preso dal Barbarossa nel 1158, ricostruito e nuovamente distrutto da Ezzelino III da Romano, venne ricostruito da Bernabò Visconti che vi morì nel 1385, prigioniero del nipote Gian Galeazzo. Castello che peraltro risulta riprodotto anche nello stemma dell'antica famiglia lombarda dei de Tretio, a pagina 349 dello Stemmario Trivulziano. Sembra logico ritenere che la figura del cane sia, invece, derivata dallo stemma della nobile famiglia milanese dei Cavenaghi, titolari del feudo di Trezzo, a partire dal 1647 (vedi lo stemma Cavenaghi, blasonato a pagina 270 del Volume I del Dizionario storico-blasonico di G.B. di Crollalanza). Fonte: www.provincia.milano.it |