Il motivo per il quale gli amministratori del Comune di Pozzo d'Adda, a suo tempo, hanno deliberato di assumere questo emblema araldico è scaturito dalla constatazione della presenza, sul suo territorio, di numerosi pozzi di acqua purissima. Nulla di più logico, quindi, visualizzare anche nello stemma la presenza di queste provvidenziali e utilissime fonti idriche, facendo ricorso alla figura araldica del pozzo. Si tratta pertanto, in modo evidente, di uno stemma "parlante", in quanto porta al suo interno una figura il cui nome coincide con quello del titolare dello stemma: Pozzo d'Adda. Il termine "murato" indica che il pozzo ha i suoi interstizi - fra mattone e mattone - di smalto diverso (nero) da quello (argento) del manufatto. Il dato, infine, che il pozzo, di colore argento (l'argento è araldicamente un metallo), stia sopra al rosso del campo (il rosso è uno dei colori araldici) indica che questo stemma rispetta la legge fondamentale dell'araldica, per la quale, in nessun caso, una figura di metallo deve sovrapporsi a un fondo di metallo e una di colore a un fondo di colore. Fonte: www.provincia.milano.it |