Due le esigenze che hanno orientato gli amministratori nella composizione del nuovo stemma: da un lato si è voluto introdurre nell'emblema araldico la figura principale dello stemma di un'omonima, antica famiglia lombarda che ha tratto la sua più probabile origine proprio da quella terra; dall'altro si è inteso rappresentare nello stemma una figura che richiamasse l'aspetto naturalistico del suo territorio. Per quanto concerne il primo aspetto, la figura delle due zampe di aquila è stata tratta dallo stemma della famiglia de Cixate, miniato a pagina 89 dello Stemmario Trivulziano, che risulta così blasonato: Di rosso, a due artigli alati d'argento, armati di nero, quello di destra rivoltato. Quanto all'aspetto naturalistico, l'inserimento nello stemma della figura dell'albero verdeggiante fondato sulla pianura tende a descrivere quale sia la natura più vera del territorio comunale, che comprende boschi, brughiere e campi di cereali. Nell'araldica italiana, per "campo di cielo" si intende uno sfondo che è dipinto al naturale, così come in un vero paesaggio. Fonte: www.provincia.milano.it |