La più probabile origine di questo stemma parrebbe essere legata a due particolari elementi. Il mastio turrito e merlato, di rosso, potrebbe derivare dalla figura principale dello stemma della famiglia Cattaneo, che a partire dal 1770 era stata l'ultima titolare del feudo di Nosate (per lo stemma Cattaneo, vedi pagina 264 del Volume I del Dizionario storico-blasonico di G.B. di Crollalanza). Lo stemma di questa famiglia è così blasonato: D'oro, al mastio di rosso, merlato, torricellato a destra di un pezzo, e su questo una bandiera di rosso in palo, svolazzante a destra. La figura dell'albero di noce potrebbe, invece, essere stata introdotta nello stemma come emblema di carattere parlante, ossia come figura il cui nome, in dialetto, avrebbe potuto - in parte - richiamare il nome del suo titolare. In araldica, il "campo di cielo" è un campo dipinto al naturale, come un vero paesaggio. Può inoltre essere interessante sottolineare che la merlatura "alla ghibellina" sta a indicare quel tipo di merlatura in cui i singoli merli, nel loro lato superiore, risultano intaccati a forma di triangolo. Fonte: www.provincia.milano.it |