Sull'origine di questo stemma, non sembra possano esservi dubbi: l'intenzione degli amministratori del tempo era stata quella di voler ricordare, nell'emblema araldico, le principali vicende storiche del territorio. Nulla di più logico, quindi, che inserire nello stemma - e, più in particolare, nella prima sezione del "partito", ossia di quel particolare tipo di scudo diviso in due parti uguali da una linea verticale - l'arma della illustre storica famiglia Visconti: famiglia che fin dal 1473 era stata titolare dei due terzi di questo antico feudo (del terzo restante era titolare la famiglia del Majno). Lo stemma Visconti, riprodotto a pagina 112 della Enciclopedia araldico-cavalleresca di G. di Crollalanza, risulta così blasonato: D'argento, alla biscia d'azzurro, divorante un bambino nudo di carnagione e coronata d'oro. Nella seconda sezione dello scudo, invece, l'inserimento della figura delle due spade incrociate "in decusse" (ossia, in diagonale) intende richiamare l'attenzione sulle numerose battaglie che, a detta degli storici, erano state combattute, soprattutto nell'antichità, sul suo territorio. Fonte: www.provincia.milano.it |