Randazzo - 754 metri sul livello del mare, 11.470 abitanti rilevati nell'ultimo Censimento ufficiale del 21 ottobre 2001, ridente cittadina sul versante settentrionale dell'Etna, a dominare la Valle dell'Alcantara verso cui degrada dolcemente - si trova al crocevia di tre importanti province: Catania, Messina ed Enna, collocata strategicamente al centro di quello che un tempo era il Val Demone. È una vera e propria perla ambientale e architettonica, incastonata, com'è, nel cuore di un territorio variegato ed unico allo stesso tempo, reso prezioso dalla "compresenza" di ben tre aree protette. Raro esempio a livello nazionale, infatti, la Città di Randazzo, offre il suo territorio al Parco Regionale dell'Etna, a quello dei Nebrodi e al Parco Fluviale dell'Alcantara. Aree che le conferiscono una prerogativa unica: quella di poter spaziare fra contenuti ambientali e naturalistici veramente incantevoli. La città è collegata alla Strada Statale 120, dell'Etna e delle Madonie, che prosegue in direzione di Nicosia verso Termini Imerese e Palermo, dopo aver lambito il centro antico di Randazzo. Dalla Città, invece, hanno origine la Strada Statale 116, che attraversa diversi paesi del Messinese - Santa Domenica Vittoria, Floresta Tortorici - per raggiungere Capo d'Orlando sul Mar Tirreno, e la Strada Statale 284, Occidentale Etnea, che porta a Catania facendo il giro dell'Etna lungo l'asse ovest-sud, lambendo Maletto, Bronte, Adrano, Paternò. Per ferrovia, Randazzo è collegata direttamente alla tratta statale Giardini-Taormina e alla Circumetnea, tanto per raggiungere Catania, attraversando Maletto, Bronte, Adrano, Biancavilla, Paternò, quanto per raggiungere Giarre-Riposto, dopo avere attraversato Linguaglossa e Piedimonte Etneo. Estendendo il suo territorio, di ettari 20.484, da una quota di 561 metri in contrada "Acquafredda" ai 3.230 sulla sommità dell'Etna, possiede molte caratteristiche climatiche piacevoli: l'inverno asciutto, la dolce primavera, la fresca estate e il tiepido nonché mite autunno. Il territorio comprende pure l'isola amministrativa di Spanò, in contrada denominata Grottafumata, sita a circa 60 km. ad ovest della Città, a una quota di 282 metri, ai confini con i territori dei Comuni di Bronte, Centuripe, Regalbuto e Troina. L'economia randazzese, sino a qualche decennio fa, si reggeva sull'agricoltura e sull'artigianato. Il territorio, ai fini agricoli, veniva quasi nettamente diviso in due ampie zone dal fiume Alcantara: in quella di mezzogiorno, dove predominano i terreni di natura vulcanica, si riscontrano terreni coltivati a vigneto, oliveto e frutteto, oltreché a terreni sterili per loro natura, a boschi cedui, ad alberi di castagno e di alto fusto, mentre nella zona settentrionale le coltivazioni erano un tempo costituite in massima parte da cereali e leguminose, estese sino alle zone sia di levante che di ponente dell'abitato. Oggi, invece, tutta la zona a nord dell'Alcantara, viene utilizzato quasi interamente a pascolo, a fini principalmente zootecnici. |