1. Il Regolamento del Consiglio Comunale disciplina, in particolare a) il funzionamento del Consiglio e delle sue Commissioni, permanenti e speciali; b) la pubblicità dell'attività Consiliare e delle Commissioni; c) i procedimenti relativi alle nomine e alle designazione di competenza consiliare; d) l'esercizio delle funzioni consiliari di indirizzo e di controllo; e) il procedimento per l'esame delle deliberazioni attinenti alla variazione di Bilancio adottate dalla Giunta in via d'urgenza; f) i rapporti con gli organi regionali di controllo; g) l'esercizio delle funzioni di indirizzo nei confronti di istituzioni ed aziende speciali; h) i procedimenti relativi ai rapporti tra il Consiglio e le Istituzioni esterne al Comune; i) le garanzie per le minoranze relative all'esercizio dei diritti ed alla partecipazione alla vita ed alla dialettica democratica; j) la gestione delle risorse per il funzionamento del Consiglio e dei Gruppi Consiliari regolarmente costituiti; k) i diritti e i doveri dei Consiglieri Comunali, il loro diritto di accesso alla pubblicità della situazione patrimoniale dei Consiglieri l) il numero dei Consiglieri comunali necessario per la validità delle sedute che comunque non potrà essere inferiore a un terzo dei Consiglieri assegnati al Comune senza computare a tal fine il Sindaco.2. Il Regolamento Consiliare determina la qualificazione delle maggioranze nelle votazioni e si attiene ai seguenti criteri e principi: a) disciplinare in modo distinto i diritti e i doveri dei singoli Consiglieri, dei Gruppi Consiliari, del Sindaco e della Giunta Comunale in Consiglio, dei soggetti legittimati a rappresentare in Consiglio i titolari dei diritti di partecipazione; b) verificare l'attuazione del programma della Giunta Comunale nei tempi da essa stabiliti, salvo il diritto di tutti i Gruppi Consiliari ad esprimere le proprie valutazioni su ciascuna parte del programma; c) prevedere un'apposita sessione consiliare per l'esame annuale dell'attuazione degli istituti di partecipazione; d) assicurare, nei casi contemplati dagli articoli 42.3) e 25.3) del presente Statuto, che un rappresentante dei promotori, nei casi di iniziativa popolare o della Circoscrizione, nei casi di iniziativa del relativo Consiglio, possa illustrare la proposta di deliberazione se previamente autorizzato dal Presidente del Consiglio Comunale, sentita la Conferenza dei Capi Gruppo. |