Nelle materie di competenza del Consiglio Comunale, ad eccezione di quelle attinenti alla finanza comunale, ai tributi ed alle tariffe, al personale ed all'organizzazione degli uffici e dei servizi, alle nomine ed alle designazioni, alle attività amministrative vincolate da leggi statali o regionali e alle materie che già siano state oggetto di consultazione referendaria nell'ultimo quinquennio possono essere indetti referendum consultivi, allo scopo di acquisire il preventivo parere della popolazione. Il referendum è valido se vi partecipa almeno la metà più uno dei cittadini aventi diritto al voto. Si intende approvata la risposta che abbia conseguito la maggioranza dei consensi validamente espressi. Soggetti promotori del referendum possono essere: a) Un quinto del corpo elettorale; b) Il consiglio comunale con deliberazione adottata con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Il Consiglio comunale fissa nel regolamento i requisiti di ammissibilità, i tempi, le condizioni di accoglimento e le modalità organizzative della consultazione. Entro 90 giorni dalla proclamazione del risultato da parte del Sindaco, il consiglio comunale adotta le determinazioni conseguenti, coerentemente alle indicazioni espresse dagli elettori. Il mancato recepimento delle indicazione referendarie dovrà essere adeguatamente motivato ed adottato a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. |