1. La struttura organizzativa del Comune si ispira a criteri di omogeneitą di intervento, funzionalitą, economicitą, efficacia ed efficienza della gestione e di garanzia di una effettiva promozione e sviluppo della paritą e delle pari opportunitą nelle condizioni di lavoro e nello sviluppo professionale. 2. E' istituito il Comitato di pari opportunitą ai sensi dell'art. 28 D.P.R. 333/90 il cui funzionamento verrą disciplinato da apposito regolamento con funzioni di controllo sulla realizzazione dei principi di cui al comma precedente. 3. Il Comune riconosce il lavoro del proprio personale risorsa fondamentale al servizio della comunitą, ne favorisce il miglioramento delle condizioni di prestazione e lo sviluppo professionale. Promuove la partecipazione individuale, collettiva e rappresentativa delle lavoratrici e dei lavoratori alla elaborazione degli obiettivi e delle modalitą di gestione, quale strumento di potenziamento della stessa. 4. Il Comune valorizza il sistema delle relazioni sindacali e ne garantisce la necessaria formazione e il libero sviluppo. Riconosce nel confronto con le organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori strumento fondamentale di valutazione della situazione organizzativa e dei metodi di lavoro, di verifica dei risultati raggiunti e di elaborazione previsionale e programmatica. 5. Il Comune riconosce l'autonomia professionale e decisionale delle/dei Dirigenti. Il principio di responsabilitą comporta la valutazione dei risultati ottenuti, con riguardo anche al livello di efficienza ed efficacia raggiunto dai servizi e in rapporto alle risorse e ai mezzi assegnati. 6. Il Comune adegua il Regolamento sull'Ordinamento generale degli Uffici e dei Servizi previsto dall'articolo 52 agli accordi collettivi nazionali approvati nelle forme di legge. 7. Il Comune promuove la convocazione della Conferenza dei Dirigenti responsabili dei settori e dei servizi, nonchč della Conferenza del personale, per formulare e discutere proposte sull'assetto organizzativo del lavoro. |