Finalità istituzionali (Articolo 2 dello Statuto) L'associazione non ha fini di lucro e persegue i seguenti scopi: a. creare o, comunque, contribuire a creare le condizioni perché si diffondano la conoscenza e l'apprezzamento dei valori e del ruolo potenziale del modello di vita e di organizzazione sociale ed economica proprio dei Comuni della Terra cruda e dei territori ad essi collegati; b. promuovere ogni iniziativa ed attività utile nella direzione dello sviluppo culturalmente, ecologicamente ed economicamente sostenibile: quale sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di fruire delle risorse del territorio, comprese quelle storiche e culturali,per il soddisfacimento delle proprie necessità, coniugando la qualificazione dei sistemi insediativi con la preservazione dei caratteri del territorio; c. assumere e promuovere tutte le iniziative e le attività (anche di ricerca scientifica e di sperimentazione) necessarie ed utili al recupero e alla ripresa delle tradizioni culturali e del patrimonio naturalistico, artistico, storico ed edilizio, a partire da quelle manifatturiere proprie della tradizione locale nonché alla attualizzazione nell'uso del materiale terra cruda ai fini della promozione dello sviluppo sostenibile in campo edilizio; d. favorire anche l'integrazione ed il mutuo aiuto tra i Comuni della terra cruda e le rispettive istituzioni, popolazioni e imprese. e dei seguenti obiettivi specifici: 1. promuovere il riconoscimento culturale e pratico del patrimonio storico costruito dalle nostre comunità, con la specificità legata all'edificazione in terra cruda, in quanto espressione di un mondo di valori e conoscenze su cui fondare il nostro sviluppo futuro; 2. promuovere e comunque favorire ogni forma di recupero dei materiali, delle architetture e dei paesaggi legati alla terra cruda, nonché dei contesti culturali ad essi legati, con regole che riguardano l'uso di tecniche costruttive e di materiali, la specifica connotazione dello spazio pubblico, la delimitazione dello spazio urbano ed il suo rapporto con il restante territorio, la ricerca ed il rispetto degli equilibri ecosistemici; 3. promuovere e comunque favorire le attività economiche idonee a realizzare, in sede locale, cicli completi tra produzione, distribuzione e consumo, incentivando nel contempo l'insediamento delle attività produttive che, per la natura e la consistenza dei consumi, delle emissioni o dei reflui, non costituiscono fonte di degrado dell'ambiente; in particolare promovendo la partecipazione degli operatori economici locali al progetto di trasformazione; 4. promuovere in particolare il recupero dei saperi, delle arti, delle tecniche e delle professioni legati alla terra cruda, quali elementi insostituibili nel sistema delle relazioni sociali e per la bonifica del territorio e la riqualificazione della città, incentivando anche le nuove forme di volontariato, di associazionismo produttivo e di scambio; 5. contribuire all'evoluzione di sistemi culturali e delle tipologie produttive in agricoltura così da rendere l'agricoltura stessa strumento di riqualificazione dell'ambiente e del paesaggio e da inserirla - nel contempo - in un circuito (produttivo e fruitivo) a pieno ciclo, ove alla garanzia della qualità da parte del produttore corrisponda la garanzia di una domanda stabile e consistente da parte dell'utente, già oggi disponibile al recupero delle culture alimentari locali nonostante la pressione dei messaggi pubblicitari e della grande produzione industriale; 6. operare la riqualificazione dei sistemi ambientali e ricostruire l'equilibrio territoriale tra artificialità e naturalità. L'Associazione è lo strumento per ritrovare e costituire una rete di relazioni e di rapporti economici, culturali, sociali tra i Comuni della terra, creando occasioni di scambio, di ospitalità reciproca, di iniziative comuni: attuando relazioni di scambio con analoghe iniziative a livello internazionale: attivando e ripristinando linee di comunicazione diretta, non mediata dal centro metropolitano; aprendo circuiti turistici e culturali integrati; organizzando, nei rispettivi territori, una sorta di mercato unico dei servizi rari, che possano così trovare sede e sufficiente utilizzazione al di fuori dei poli metropolitani, ove oggi sono concentrati: e infine approntando forme di riconoscimento delle diversità culturali, linguistiche ed etniche di tutti coloro che in qualche modo stabiliscono un rapporto con il territorio delle Piccole Città: - dando progressivamente vita alla Città delle Piccole Città, così da creare un sistema policentrico ed integrato, capace di offrire opportunità di grande scala, tutelando e valorizzando - al tempo stesso - l'autonomia e la peculiarità proprie di ciascuna piccola comunità; - definendo gli aspetti istituzionali del progetto per quanto riguarda il ruolo del Comune e l'economia municipale, individuando e promovendo le necessarie politiche economiche, occupazionali e impositive a livello provinciale e regionale; - promovendo presso i bambini e gli adolescenti una cultura di relazioni con il territorio, inteso nel suo senso più ampio, creando e sostenendo nella scuola e nell'extrascuola le iniziative volte alla conoscenza, al ri-radicamento ed alla progettazione responsabile del proprio futuro, e in particolare di una città che dia valore alle esigenze di abitare dei bambini, degli anziani, delle donne e dei portatori di culture diverse. Organizzando e sollecitando, attorno agli obiettivi sopra indicati, la partecipazione informata dei cittadini nonché la diffusione della conoscenza e della pratica delle nuove regole dello sviluppo del territorio, costituendo ed utilizzando osservatori e sistemi informativi (per il monitoraggio, la conoscenza e la fruizione dei dati relativi alle diverse situazioni locali ed alle corrispondenti opportunità e necessità), agenzie di sviluppo, laboratori ed università del territorio nonché contribuendo a dar vita ad una banca ove sia possibile depositare e prelevare progetti di attività e di iniziative e rendiconti di esperienze, mettendoli in rete così da favorirne la conoscenza, la verifica, lo sviluppo, l'accrescimento e l'utilizzazione da parte delle Piccole Città e di quanti intendano contribuire al perseguimento delle finalità della Rete. I Comuni fondatori dell'Associazione condividono l'impegno teso al recupero e rilancio dell'universo della Terra Cruda, con l'obiettivo di promuovere modelli di pianificazione e gestione dei centri storici, progetti integrati di recupero e riqualificazione, itinerari integrati, programmi di infrastrutture atte a promuovere occupazione, promozione di impresa e di segmenti di mercato e gestione dei beni culturali ed ambientali del territorio. L'Associazione può aderire ad Enti ed organizzazioni di carattere regionale, nazionale ed internazionale in armonia con i propri scopi statutari; può altresì assumere partecipazioni o promuovere la costituzione di istituti, società, associazioni od enti di qualsiasi natura giuridica purché non in contrasto con i propri scopi sociali, allo scopo di fornire assistenza, consulenza e servizi al sistema complessivo delle autonomie locali aderenti all'associazione. L'Associazione può promuovere progetti nell'ambito dei programmi comunitari, nazionali e regionali. L'Associazione designa e nomina propri rappresentanti o delegati in enti, organi o commissioni nei quali la rappresentanza sia richiesta o ammessa. L'Associazione espleta ogni altro compito che dalle leggi o dal deliberato dell'Assemblea dei Soci sia ad essa direttamente affidato. |