Le Marche confinano con l'Emilia-Romagna, la Repubblica di San Marino, la Toscana, l'Umbria, il Lazio e l'Abruzzo. Misurano 9.694 km quadrati per circa un milione e quattrocentocinquantamila abitanti. La regione ha forma di un quadrato allungato ed è montuosa per circa un terzo della sua superficie; il territorio restante è occupato dalla fascia collinare preappenninica, con solo poche e piccole pianure localizzate lungo le basse valli alluvionali dei principali corsi d'acqua e la fascia costiera. Dal punto di vista oromorfologico sono individuabili tre fasce. Cordigliera assiale dell'Appennino Umbro-Marchigiano, propaggini dell'Appennino Tosco-Emiliano e Abruzzese. Le principali vette sono il Nerone (1525 m), il Fema (1575 m), il Cavallo (1500 m), il Catria (1701 m), il Priore (2332 m), il Porche (2235 m), il Vettore (2476 m), il Macera della Morte (2073 m), afferente l'Appennino Abruzzese, e il Carpegna (1415 m), afferente l'Appennino Tosco-Emiliano. Fra i valichi Appenninici si ricordano: il Bocca Trabaria (1049 m), il Bocca Serriola (730 m) e il Passo della Scheggia (575 m). Le catene appennininiche sono seguite da una fascia collinare subappenninica incisa da declivi vallivi perpendicolari che degradano fino alla costa. La quasi totalità dei corsi d'acqua marchigiani è tributaria dell'Adriatico; solo le sorgenti del Nera, ubicate presso i Monti Sibellini, confluiscono nel Tevere e, quindi, nel Tirreno. I principali corsi d'acqua, a carattere prevalentemente torrentizio, sono: il Marecchia e il Conca, con foce in Romagna; il Foglia, il Metauro e il suo affluente Candigliano, lungo il quale sono ubicate le gole del Furlo; Cesano, Misa, Esino, che incide la gola della Rossa; Potenza, Chienti, con le gole di Valcimana; Tenna, Aso, Tronto. L'unico lago naturale è il Pilato. Fra le acque minerali, la più nota è quella di Acquasanta, a carattere solfureo-salso-bromo-iodico. Il clima è spiccatamente continentale, con carattere temperato marittimo lungo il litorale. La media estiva è 21-26 gradi; quella invernale 3-8 gradi. Le precipitazioni sono irregolari: si oscilla fra i 600 mm/anno costieri ai circa 1400 mm/anno delle aree Appenniniche. La regione è sismicamente attiva, soprattutto lungo il sovrascorrimento fra le successioni carbonatiche e le sequenze terrigene dell'avanfossa, localizzate lungo il limite tra Appennino e SubAppennino. |