Questo stemma utilizza la figura dell'obelisco, di rado inserita negli stemmi italiani, forse per la presenza sulla piazza principale del Comune di una colonna in pietra, sormontata da una croce dorata, a ricordo dell'esecuzione di un giovane patriota, di cui non si conosce il nome, amico di Enrico Manzoni - figlio del più noto Alessandro - che abitava in questa località. Il fatto, poi, che tale obelisco - che è d'argento, ossia un metallo - si sovrapponga al colore azzurro del campo consente di osservare che questo stemma rispetta una delle principali regole araldiche, per la quale nessuna figura di metallo (argento od oro), o di colore (rosso, verde, azzurro, nero e porpora), deve mai sovrapporsi, rispettivamente, a un fondo di metallo, oppure di colore. Per quanto concerne la croce, l'aggettivo "trifogliata" indica una croce i cui bracci terminano a forma di trifoglio. Infine, l'aggettivo "cimato" segnala una figura (nel caso specifico, l'obelisco) che ne porta un'altra (precisamente la croce trifogliata) piantata sulla sua cima; in questo caso, le due figure si toccano fra di loro. Fonte: www.provincia.milano.it |