Comuni Italiani Curiosità su Crotone. Parliamo di: Kroton e Ercole, Milone e le Olimpiadi, Alcmeone e la medicina, il Crotoniensis e i monaci Basiliani, il Santuario di Hera Lacini e la colonna, la pitta cudogliu e gli stricaturi

Appunti e Curiosità su Crotone

Kroton, fondata dai Greci nel 710 a.C., divenne una delle città più importanti della Magna Grecia grazie alla vittoria riportata nel 560 sull'altra colonia di Sybaris. Nel secondo secolo iniziò il suo declino che coincise con l'ascesa di Roma. L'eroe eponimo (ovvero che fonda la città e le dà il nome) era il figlio di Eaco: Kroton, che fu ucciso per errore da Ercole che, là dove riposavano le spoglie, fece sorgere una città in sua memoria.

Eroe crotonese magnogreco fu Milone, invincibile atleta dell'antichità, capace di vincere sei Olimpiadi e sei Giochi Pitici. Gli atleti di Crotone erano così forti che si diceva che l'ultimo dei crotoniati era il primo dei greci! La civiltà greca conferiva un grande valore alle virtù fisiche (sempre da accompagnarsi alle virtù dell'anima) e all'agonismo atletico. I Giochi Olimpici, dedicati a Zeus, divennero un momento fondamentale della civilizzazione ellenica, tant'è che durante il loro svolgimento, tutte le guerre fra le polis si bloccavano. Le competizioni sportive avevano carattere rituale e religioso, caratterizzandosi come un fenomeno di massa; questo aspetto resterà un unicum nella storia fino alla nascita della sport moderno nel XX secolo, anch'esso caratterizzato da un forte peso sociale. I Giochi Olimpici, cioè della città di Olimpia, furono i più famosi fra i giochi panellenici, ovvero i giochi ai quali partecipavano tutte le polis (normalmente in lotta fra loro) del mondo greco, che si contrapponeva ai barbaros, cioè i popoli fuori da quella civilizzazione e che parlavano un bar, suono rozzo e incomprensibile agli ellenefoni. Gli altri giochi panellenici furono i Pitici (di Delfi), gli Istmici (di Corinto), i Nemei (di Nemea).

Crotone città della medicina! Qui nacque la scienziato magnogreco Alcmeone, scopritore del nervo ottico e della tromba di Eustachio (un condotto che collega l'orecchio medio alla faringe). L'importanza della medicina dell'antica grecia è tale che ancor'oggi i giovani medici proferiscono il Giuramento di Ippocrate (altro medico ellenico) per vincolare il loro operato al rispetto dei principi della scienza e della salvaguardia della vita.

Crotone e la scuola pitagorica. La scuola, fondata dal celebre scienziato, matematico, filosofo e mistico, aveva natura orfica, ovvero esoterica ed iniziatica. Il mito ci racconta che fu l'oracolo di Delfi a vaticinare al filosofo che avrebbe dovuto fondare la scuola a Crotone.

Nel 1531 la città donò tremila scudi all'imperatore Carlo V che in segno di riconoscenza la emancipò, promettendo di non costituirla più come feudo.

Il Crotoniensis è un importante codice greco, conservato oggi presso la biblioteca Ambrosiana di Milano, redatto a Crotone dai monaci Basiliani, molto diffusi in Calabria (si pensi ai capolavori bizantini di Rossano e Stilo). I seguaci di San Basilio erano approdati in Calabria ed in Puglia per sfuggire alle persecuzioni degli iconoclasti o all'avanzata dei musulmani nell'Impero d'Oriente. Praticavano un cristianesimo ascetico, anacoreta e trascendente, ed erano dediti alla compilazione di codici miniati di grande bellezza. Gli iconoclasti, ovvero coloro che veneravano le raffigurazioni delle divinità, cominciarono ad essere perseguitati come eretici da Leone III di Bisanzio nel 700 d.C. e dovettero fuggire.

La città vanta pregevoli opere di architettura militare: le mura difensive di origine medievale, rafforzate in epoca spagnola dal viceré Don Pedro da Toledo, insieme ad una serie di torri costiere per individuare la minaccia turca e che arrivano fino a Capocolonna, fanno da corollario all'imponente Castello, ristrutturato durante il regno di Carlo V da uno dei più importanti architetti militari dell'epoca, Giangiacomo D'Acaja; fu innalzato nell'800 d.C. per proteggere la città dalle incursioni dei saraceni.

Il centro storico della città, a lungo dimentica della propria vocazione culturale ed incentrata sulle attività industriali, è ora al centro di un'imponente opera di recupero e rivalorizzazione grazie ad alcuni progetti dell'Unione Europea (Urban II). Si celano significative testimonianze cinque e seicentesche come Palazzo Olivieri Susanna, Palazzo Barracco e Palazzo Albani. Occhio alle belle architetture neoclassiche di Palazzo Morelli e Villa Berlingieri!

Il Santuario di Hera Lacinia, di cui resta una solitaria e romantica colonna presso Capo Colonna, era il santuario più importante della Magna Grecia.

La Riserva Naturale Marina di Capo Rizzuto, divisa fra il territorio comunale di Crotone e Isola di Capo Rizzuto, è fra le più importanti in Italia e vi regalerà delle emozioni indescrivibili.

La cucina dell'area di Crotone può vantare un dolce straordinario, purtroppo poco conosciuto fuori dalla Calabria; la pitta cudogliu, in altre zone nota come pittanchiusa, è un pasticcio preparato con mosto, mandorle, uvetta, cannella e zucchero, arrotolando la pasta al fine di creare tante piccole rose. Tipici sono i biscotti, preparati anch'essi col mosto, gli stricaturi.
Meritano una ulteriore menzione i frigulimiti, un aromatico lardo, la ngnelatina, un'originale marinitaura di testina di maiale speziato, il cinghiale al ginepro e la mustica, sardine neonate, essiccate al sole, con peperoncino... da spalmare... yum... yum! Occhio al pecorino crotonese, infine, vera leccornia per ghiottoni!

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