Prima centro etrusco e poi gallico, Rimini, all'incrocio con le importanti arterie commerciali romane delle vie Emilia, Flaminia e Popilia, conosce notevole fortuna in età imperiale. Il bell'Arco di Augusto ed il Ponte di Tiberio sono le notevoli testimonianze del prestigio raggiunto in epoca romana. Il Museo delle Culture Extraeuropee Dinz Rialto è uno dei più interessanti musei etnoantropologici presenti in Italia, frutto delle donazioni che l'esploratore padovano Delfino Dinz Rialto ha lasciato dopo una vita di avventurosi viaggi. La nuova sede è presso la Villa Alvarado, sul colle di Covignano, in una posizione mozzafiato da cui si gode la vista della città e del mare.Il Tempio Malatestiano, mausoleo dell'importante signoria riminese, è un capolavoro dell'arte italiana del rinascimento. La precedente struttura duecentesca fu trasformata da Leon Battista Alberti e impreziosita dai magici affreschi "di profilo" di Piero della Francesca che ritraggono Sigismondo Malatesta davanti a San Sigismondo. Dietro l'altare campeggia un meraviglioso crocefisso di Giotto. La presenza di quest'ultimo nella Rimini del medioevo è stata la causa della nascita di una singolare scuola pittorica riminese di notevoli influenze giottesche, cui brillanti lasciti sono visitabili presso la chiesa di Sant'Agostino. E' nato a Rimini Federico Fellini, uno dei più grandi registi nella storia del cinema, 5 volte premio Oscar, autore di capolavori come la dolce vita, le notti di Cabiria, 8 e mezzo. Il talento del regista si manifestò anche nella sceneggiatura, nel giornalismo umoristico, nella caricatura e nella redazione di copioni per la radio e l'avanspettacolo. Cercate una buona osteria nelle viuzze di Borgo San Giovanni o Borgo San Giuliano. Qui vi aspetta una Rimini diversa, autentica, ruspante e popolare fatta di casette colorate e profumi rurali. A settembre la Festa de Borg è un'occasione di rinsaldare questo antico senso di comunità che accomunava i "borghigiani". Occhio alla chiesa di San Giuliano! Ospita una pala del Veronese! Ma che prosopopea... Sigismondo Malatesta! Nell'epigrafi marmoree presenti sul bel Castello di Sismondo rivendica per sé la paternità dell'opera... sicuramente l'idea gli sarà venuta... ma da qui a celebrarsi ai posteri anche come architetto, ce ne passa! Quel che è certo è che si fece aiutare da qualcuno, di passaggio a Rimini, che di architettura se ne intendeva: Filippo Brunelleschi! Importanti kermesse culturali: musica sinfonica e orchestrale per la Sagra Malatestiana e il Festival delle Notti Malatestiane; e il Cartoon Club, rassegna internazionale del fumetto e del cinema di animazione. Piazza Cavour è il centro della vita cittadina, là dove si affacciano il Palazzo del Comune, il Palazzo del Podestà, il Palazzo dell'Arengo e il Teatro Galli, inaugurato nel 1857 da Giuseppe Verdi in persona. Già nell'antichità l'andirivieni per la piazza doveva essere molto divertente: nell'arco centrale del Palazzo del Podestà si impiccavano i rei e sotto i portici del Palazzo dell'Arengo gli insolventi smutandati battevano tre volte il loro podice sulla nuda pietra! Piazza Tre Martiri è dedicata a Mario Cappelli, Luigi Nicolò e Adelio Pagliarani, eroici partigiani qui giustiziati dai nazifascisti. La piazza era l'antico foro romano dove Giulio Cesare arringò i suoi soldati dopo aver attraversato il Rubicone. Sapida gastronomia riminese! Strozzapreti, Bustrengo, maiale con i cardi e coniglio in porchetta al Sangiovese. Innaffiate tutto col DOCG Albana o i DOC Sangiovese, Pagadebit e Trebbiano. La Madonna della Misericordia è il quadro miracoloso della patrona della città che si venera presso la chiesa di Santa Chiara. Il prodigio della Vergine si palesò quando, nell'ottocento, i fedeli incominciarono a veder sgorgare lacrime dagli occhi di Maria. Francesca da Rimini ed un amore che la condanna alle pene dell'inferno! La storia di Paolo e Francesca, amanti e adulteri, in quanto Paolo era il fratello del di lei marito, è stata magistralmente cantata nel V Canto dell'Inferno da Dante che ha reso celebre il loro sfortunato amore. |