Ragusa fu probabilmente fondata dai Ragusei di Dalmazia sulle rovine della sicula Hibla Haerea. I Siculi erano una popolazione indoeuropea italica presente nel centro Italia, cacciata dagli Opici e insediatesi poi in Sicilia, la ribattezzarono col proprio nome. La Sicilia, infatti, era in precedenza chiamata Sicania, per via degli autoctoni Sicani che la abitavano. Ma il desiderio di cambiare i nomi dei siculi è andato ben oltre! L'Italia è così chiamata in onore del re siculo Italo! Dopo il terribile terremoto del 1693 i cittadini non riuscirono a raggiungere l'unanimità su come ricostruire la città, per cui si riedificarono due Ragusa: Ragusa Ibla e Ragusa Superiore. Presso Ibla rimase la vecchia nobiltà (sangiorgiari), laddove la borghesia (sangiovannari) in ascesa preferì spostarsi presso la vicina collina di Patro. Tale caratteristica coincide, quindi, con una forte differenziazione sociale, che si rispecchia nell'urbanistica. I due comuni vennero unificati solo nel 1926. Ragusa è la città dei cento pozzi. Scavati in epoca preistorica come cisterne, la leggenda ragusana narra che erano la strada che i diavoli percorrevano per spuntare a Ragusa direttamente dall'inferno, nel centro della terra! Gustosa gastronomia ragusana: il maccu (passato) di fave secche e finocchietto, manichi i' fauci (fave, legumi e maiale con pasta), la liatina (una sorta di gelatina fatta con testa di maiale, brodo addensato ed aceto, diffusa anche in Calabria), la trippa alla ragusana (preparata con le melanzane) e la turciniuna (a base di budella), tipiche della Pasqua. Nella zona di Ragusa si coltiva il carrubo (dall'arabo kharrub), utilizzato in cucina e la cui particolare farina che si ricava dalla lavorazione è ampiamente usata nell'industria alimentare. Occhio al fastoso Palazzo Bertini, fra i ben diciotto monumenti Unesco che vanta Ragusa! Tre curiose maschere nei timpani delle finestre: un vecchio sdentato, un nobile distinto ed un commerciante con un fastoso turbante. I simboli della povertà, del potere e della ricchezza! La città s'affaccia sulla Valle dell'Irminio, un tempo navigabile fino alla città, dove il mito (raccontato da Virgilio) vuole che sia nato Dafni, il pastore-poeta inventore del canto bucolico, da qui poi diffusosi in Grecia. Dafni era sposato alla figlia di Giunone che lo accecò dopo che questi ebbe ceduto alle lusinghe della perfida regina Climene, che per sedurlo, invero, fu costretto a drogarlo, giacché il bel giovane non intendeva tradire l'amata. Dafnì andò vagando, così, per la Sicilia, cieco come Omero, fin quando non si gettò da una rupe e, morendo, fu trasformato dagli dei anch'egli in una rupe, visitabile presso Cefalù. La Marina di Ragusa è un rinomato centro climatico e balneare: il 15 Agosto, si svolge la pittoresca processione a mare di Santa Maria di Porto Salvo, durante la quale la statua della Vergine viene caricata su un peschereccio e, seguita da molteplici barche, portata in processione sul mare antistante la marina. Ibla Buskers è il festival degli artisti di strada (mangiafuoco, giocolieri) che colora i vicoli del centro durante i mesi di ottobre. |