Comune calabrese, in provincia di Cosenza, con poco meno di seimiladuecento abitanti. E' bagnato dal Mar Tirreno. Inoltre il comune è ai confini con la Basilicata. Fa parte del Parco del Pollino. |
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Etimologia (origine del nome) |
Il nome deriva dal latino turtur, -uris, ossia tortora. L'animale è raffigurato anche sullo stemma comunale. |
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Il Comune di Tortora fa parte di: |
Comunità Montana Dorsale Appenninica Alto Tirreno |
Regione Agraria n. 7 - Montagna Litoranea del Lao |
Parco Nazionale del Pollino |
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Località e Frazioni di Tortora |
Centro Storico, Marina di Tortora, Acqualisparti, Carro, Maricosa, Massacornuta, Melara, Pizinno, San Nicola, San Pietro, Sant'Elia, Santi Quaranta, San Sago, Sarre, Valle dei pali, Valle del Grillo |
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Castelli e Fortificazioni |
Torre Nave |
Ville e Palazzi |
Palazzo Lomonaco Melazzi |
Chiese e altri edifici religiosi tortoresi |
Chiesa Stella Maris (in Marina di Tortora) |
Chiesa San Pietro Apostolo |
Chiesa Materdomini |
Chiesa del Purgatorio |
Piatti Caratteristici |
Fusìddi (fusilli fatti in casa arrotolando la sfoglia con dei ferretti, conditi con ragù ottenuto con una lunga cottura di carne di capra) |
Dolci Tipici |
Cannarìculi (dolci di gnocchetti di pasta fritta e ammielati) |
Pucciddéatu (dolce tipico di Pasqua di forme rituali, a base di farina a lenta lievitazione, zucchero, sugna e uova) |
Rispèddi (impasto di farina a lenta lievitazione poi fritto e ripieno di alici) |
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