Brindisi Capitale d'Italia! Dal settembre del 1943 al febbraio del 1944 ospitò il Governo Badoglio e Vittorio Emanuele in fuga da Roma. Il bel Duomo dalle forme barocche venne ricostruito nel 1743 in seguito ad un terribile terremoto che sconvolse la città. L'antico edificio del XII secolo, fu dove Federico II sposò Isabella di Brienne, regina di Gerusalemme. La Loggia del Balsamo, in piazza Duomo, è una bella costruzione trecentesca, dove un tempo funzionava la zecca angioina. Il Museo Archeologico, introdotto dal Portico dei Templari (quanto resta di un presistente palazzo angioino), vanta delle ricche collezioni; di particolare importanza quelle concernenti la pittura vascolare apulo lucana, una pregevole testimonianza della cultura della Magna Grecia, diffusa nelle province di Brindisi, Taranto ed in Basilicata fra IV e V secolo a.C. Brindisi vanta notevoli chiese romaniche come, San Benedetto, la Chiesa del Cristo e San Giovanni al Sepolcro, chiesa dei Templari. Da Brindisi, Porta d'Oriente partì nel 1097 la prima Crociata. L'Ordine dei Templari si costituì proprio in quell'occasione, fra i buoni auspici di uno sponsor di eccezione, Bernardo di Chiaravalle, per garantire la sicurezza dei pellegrini e cristiani che si trovavano in Terra Santa. Nel corso del Trecento accuse infamanti di eresia portarono alla soppressione dell'ordine e alla persecuzione dei cavalieri. In realtà la causa principale fu un conflitto politico con il sovrano francese Filippo il Bello, le cui casse languivano e che voleva mettere le mani sul ricchissimo patrimonio che i cavalieri avevano saputo metter su attraverso le attività bancarie che avevano creato a latere della loro funzione militare. Brindisi è stata fondata nell'VIII secolo a.C. dai Messapi, un'antica popolazione illirica (difatti il toponimo Brention, testa di cervo, che sembra riferirsi alla forma dell'insenatura naturale sulla quale è sorta la città, è messapico). In lotta contro i greci di Taranto, diviene poi importante centro romano, giacché qui finiva una delle più importanti via della romanità: l'Appia. Da Brindisi salpavano le navi romane verso Oriente. Qui nacque il padre della tragedia latina, Marco Pacuvio, mentre vi morì il grande Virgilio, presso la sua abitazione, dove aveva scritto alcuni passi dell'Eneide, di ritorno dalla Grecia; prima di spirare, chiese ai suoi amici di bruciare l'Eneide che riteneva ancora incompiuta ma... fortunatamente nessuno esaudì questa sua ultima volontà. Brindisi è il maggior centro di produzione di energia elettrica in Italia. Il Palazzo del Seminario, capolavoro barocco opera di Mauro Manieri, custodisce una preziosa reliquia portata qui dai crociati da Gerusalemme: l'Idria di Cana, una delle giare (l'unica superstite) entro la quale Gesù, durante le nozze di Cana, trasformò l'acqua in vino. Gli Aragonesi hanno lasciato il Forte a Mare, bel baluardo difensivo a guardia della costa. A Federico II si deve, invece, il possente Castello Svevo, con un solo lato sul mare; in realtà l'imperatore dotò la città di questo castello non per difendersi dagli invasori, ma per tenere sotto controllo i riottosi brindisini. A pochi chilometri dal centro sorge il capolavoro del gotico angioino: Santa Maria del Casale dalla bellissima facciata a fasce bicrome, scrigno di importantissimi affreschi dell'epoca. Il complesso, che durante il seicento venne utilizzato come lazzaretto, vanta anche un chiostro barocco di grande interesse architettonico. Brindisi è ricca di paste, di solo grano duro, come le orecchiette ai maccaruni (qui lavorate in modo particolare con un ferro di calza!), le orecchiette con le brasciole (cioè con involtini di cavallo imbottiti di capperi e formaggio) o gli strascinati con sughi vari. La carne di cavallo, molto diffusa in tutta la regione, è qui preparata in gustosi involtini con formaggio. Provate anche il Polpo alla pignatta (in casseruola con patate, pomodoro e piccante), i turcinieddi (interiora insaccate alla brace), cozze e patate in teglia, la purea di fave con cicoria, innaffiata dall'olio brindisino, pregiatissimo e DOP. |