Secolo XIV - 1797
| Vescovato divenne feudo imperiale dei Gonzaga alla fine del secolo XIV e, pur essendo state formulate ipotesi differenti, sembra probabile che il possesso delle terre di Vescovato, originariamente del vescovo di Cremona, sia successivamente passato ai Dovara e per via dotale, in seguito al matrimonio di Anna Dovara con Filippino Gonzaga, ai Gonzaga prima di Novellara e successivamente di Vescovato. Nonostante Vescovato si trovasse all'interno del territorio di Cà de' Stefani, era assolutamente staccato dalla provincia cremonese e era governato da agenti dei Gonzaga (Bonisoli 1988; Bonisoli 1991). Nel 1451 Vescovato è menzionato tra i luoghi del territorio cremonese, "tenuti" da Carlo Gonzaga (Elenco delle "terre" sottoposte alla giurisdizione di Cremona, 1451). | 1816 - 1859
| Nel compartimento territoriale delle provincie lombarde del 1816 Vescovato faceva parte del distretto I di Cremona della provincia di Cremona (notificazione 12 febbraio 1816). Nel compartimento del 1844 Vescovato era un comune con consiglio del distretto I di Cremona (notificazione 12 luglio 1844). Nel 1853 Vescovato, comune con consiglio senza ufficio proprio e una popolazione di 504 abitanti, apparteneva al distretto I di Cremona (notificazione 23 giugno 1853). | distretto 13 di Vescovato: 1798 maggio 1 - 1798 settembre 26
| Secondo la legge datata 1 maggio 1798 il distretto 13 che aveva come capoluogo Vescovato comprendeva i seguenti comuni: Vescovato, Cà de' Steffani con Bacanello e Cà de' Mainardi, Montanara con Redondesco, Cà de' Sfondrati con Cà de' Speziani, Gazzo con Compagni, Mottajola de' Padri, Cà de' Cervi, Isolello, Vighizzolo, Cicognolo con Castel Manfredi, Dosso Pallavicino, Cappella de' Picenardi, Cansero, Stillo de' Mariani, Pozzo Baronzio, Pessina con Sant' Antonio Daniata (così per d'Aniata), Monticelli Ripa d'Olio con Cà de' Ferrari, Villa Rocca con Quadri, Gabbioneta, Pieve Terzagno, Castelnuovo del Vescovo, Pescarolo, Quistro, Gambina con Berchetti (così per Barchetti), Levata, Grontardo, Scandolara Ripa d'Oglio, Bina nuova, Alfiano Nuovo e vecchio, Aspice, Corte de' Frati con Noce Gazione (così per Garione), San Sillo, Castelnuovo Gherardi, Solarolo del Persico, Carpaneda con Dosimo e Villasco, Barbiselle, Prato con San Pietro Delmona, Pieve Delmona con Torre Nuova, Ardole San Marino, Bagnarolo (legge 1 maggio 1798). | distretto XV di Vescovato: 1798 settembre 26 - 1801 maggio 12
| Il distretto XV del dipartimento dell'Alto Po con capoluogo Vescovato comprendeva i seguenti comuni: Vescovato, Ca de' Stefani ed uniti, Montanara con Redondesco, Ca de' Sfondrati con Ca de' Speziani, Gazzo con Compagni, Mottajola de' Padri, Ca de' Cervi, Isoletto, Vighizzolo, Cicognolo con Castel Manfredi, Dosso Pallavicino, Stillo de' Mariani, Pozzo Baronzio, Pessina con Sant'Antonio d'Anniata, Monticelli Ripa d'Olio ed uniti, Villarocca con Quadri, Gabbianeta, Pieve Terzagni, Castelnuovo del Vescovo, Pescarolo, Quistro, Gambina con Barchetti, Levata, Grontardo, Scandolara Ripa d'Olio, Binanova, Alfiano nuovo e vecchio, Aspice, Corte de' Frati ed uniti, San Silo, Castelnovo Gherardi, Solarolo del Persico, Carpaneda con Dosimo e Villesco, Barbiselle, Prato con San Pietro in Delmona, Pieve Delmona con Torre nuova, Ardole San Marino, Bagnarolo, Quartier San Bernardo, Quartier San Felice, Bettenesco, Persico ed uniti, Bertana, Bocida (legge 26 settembre 1798). | Bibliografia
| Bonisoli 1988: Giuseppe Bonisoli, Vescovato. Appunti di storia economica, Vescovato, Comune di Vescovato, 1988; Bonisoli 1991: Giuseppe Bonisoli, Vescovato tra storia e cronaca, Cremona, Turris, 1991. | |