Nel 1170 il comune di Cremona costituì il borgo franco di Ticengo, accordando a esso alcuni privilegi fiscali simili a quelli riconosciuti a Soncino nel 1118 (Menant 1993, p. 76). Nel 1451 Ticengo è menzionato tra la terre, le ville e i luoghi "que nunc obediunt civitati Cremone", afferenti alla Porta Pertusio (Elenco delle "terre" sottoposte alla giurisdizione di Cremona, 1451). Ticengo è citato tra i comuni del Contado di Cremona nel 1562 ("Repertorio delle scritture dell'abolito Contado") ed elencato sempre tra i comuni del Contado nel 1634 (Oppizzone 1644). Nel "Compartimento territoriale specificante le cassine" del 1751 era una comunità della provincia superiore del Contado cremonese, dato confermato anche dalle risposte ai 45 quesiti della real giunta del censimento (Compartimento, 1751; Risposte ai 45 quesiti, cart. 3053). Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che il comune, feudo dal 1539 (Casanova 1904), era all'epoca infeudato a Girolamo Pozzobonelli, decurione della città di Milano. Il comune era amministrato dal console e da due deputati, eletti annualmente alla presenza del podestà feudale, mentre il tesoriere, nominato dalla comunità per pubblico incanto con incarico triennale, aveva il compito di riscuotere i contributi e gli affitti dei beni comunali assegnati anch'essi all'incanto. La redazione delle pubbliche scritture era affidata al cancelliere, residente a Romanengo; i pochi documenti del comune erano invece custoditi dall'agente del primo estimato. Alla metà del XVIII secolo il comune era sottoposto sia alla giurisdizione del podestà feudale, residente a Soncino, sia a quella del podestà feudale; il console, tutore dell'ordine pubblico, prestava giuramento sia alla banca del feudo, sia alla banca criminale della provincia superiore della curia pretoria. All'epoca la comunità contava 280 anime. (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3053) |
Secondo la legge emanata in data 1 maggio 1798 Ticengo era uno dei comuni del distretto 16 di Soresina del dipartimento dell'Alto Po (legge 1 maggio 1798). Secondo la legge emanata in data 26 settembre 1798 Ticengo era uno dei comuni del distretto XI di Soncino del dipartimento dell'Alto Po (legge 26 settembre 1798). Secondo la compartimentazione della Repubblica Cisalpina pubblicata con la legge emanata in data 13 maggio 1801 Ticengo era uno degli 81 comuni del distretto II di Crema del dipartimento dell'Alto Po (legge 13 maggio 1801). Con decreto datato 8 giugno 1805 il comune di Ticengo in applicazione della legge del 24 luglio 1802 e in virtù dei 360 abitanti fu classificato come comune di III classe e era uno dei comuni del cantone III di Soncino del distretto II di Crema del dipartimento dell'Alto Po (legge 24 luglio 1802; decreto 8 giugno 1805). In base al compartimento entrato in vigore dal 1 gennaio 1810, pubblicato in seguito alle concentrazioni dei comuni avvenute in attuazione del decreto 14 luglio 1807, il comune di Ticengo fu concentrato nel comune denominativo di Romanengo (decreto 14 luglio 1807; decreto 4 novembre 1809). |
Nel compartimento territoriale delle provincie lombarde del 1816 Ticengo faceva parte del distretto II di Soncino della provincia di Cremona (notificazione 12 febbraio 1816). Nel compartimento del 1844 Ticengo era un comune con convocato del distretto II di Soncino (notificazione 1 luglio 1844). Nel 1853 Ticengo, comune con convocato e una popolazione di 510 abitanti, fu incluso nel distretto VII di Soncino (notificazione 23 giugno 1853). |