Ca d'Andrea (o Chą d'Andrea) č citato tra i comuni del Contado di Cremona nel 1562 ("Repertorio delle scritture dell'abolito Contado") e elencato sempre tra i comuni del Contado nel 1634 (Oppizzone 1644). Nel "Compartimento territoriale specificante le cassine" del 1751 Ca d'Andrea era una comunitą della provincia inferiore cremonese, dato confermato dalle risposte ai 45 quesiti, redatte anch'esse nel 1751 (Compartimento, 1751; Risposte ai 45 quesiti, cart. 3058). Nelle risposte ai 45 quesiti si dice che al comune di Ca d'Andrea era aggregato San Pietro Medegallo e si afferma che si tratta di un'aggregazione "fatta in officio" (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3058). Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che il comune di Ca d'Andrea con San Pietro Medegallo, non infeudato, era amministrato dal console e dal deputato, per i quali non sono specificate le modalitą di elezione, che curavano gli interessi della comunitą. Al cancelliere, residente in loco, era affidata la redazione delle pubbliche scritture, mentre i documenti del comune erano custoditi in una cassetta, posta nella casa del maggior estimato. Il tesoriere, nominato probabilmente per pubblico incanto, espletava le operazioni relative alla riscossione delle imposte. Alla metą del secolo XVIII il comune era sottoposto alla giurisdizione del podestą di Cremona e il console prestava giuramento alla banca criminale della provincia inferiore della curia pretoria All'epoca la comunitą contava 175 anime. (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3058) |
Nel compartimento territoriale dello Stato di Milano, pubblicato con editto del 10 giugno 1757, risulta inserito nella delegazione XII della provincia inferiore di Cremona. Al comune di Cą d'Andrea fu unita la comunitą di San Pietro Medegallo (editto 10 giugno 1757). Nel compartimento territoriale della Lombardia austriaca, pubblicato con editto del 26 settembre 1786 apparteneva alla delegazione VIII, distretto di Torre Malamberti, della neo costituita provincia di Bozzolo. Al comune di Cą d'Andrea era aggregata anche la frazione di San Pietro Medegallo (editto 26 settembre 1786). Con dispaccio 20 gennaio 1791 fu ripristinato il compartimento teresiano del 1757 (dispaccio 20 gennaio 1791). |
Secondo la legge emanata in data 1 maggio 1798 Cą d'Andrea con San Pietro Medegallo era uno dei comuni del distretto 12 di Piadena del dipartimento dell'Alto Po (legge 1 maggio 1798). Secondo la legge emanata in data 26 settembre 1798 Cą d'Andrea con San Pietro Medegallo era uno dei comuni del distretto XVII di Piadena del dipartimento dell'Alto Po (legge 26 settembre 1798). Secondo la compartimentazione della Repubblica Cisalpina pubblicata con la legge emanata in data 13 maggio 1801 Cą d'Andrea con San Pietro Medegallo era uno dei 66 comuni del distretto IV di Casalmaggiore del dipartimento dell'Alto Po (legge 13 maggio 1801). Con decreto datato 8 giugno 1805 il comune di Cą d'Andrea (non č citata la frazione di San Pietro Medegallo), in applicazione della legge del 24 luglio 1802 e in virtł dei 306 abitanti, fu classificato come comune di III classe e era uno dei comuni del cantone V di Pescarolo del distretto I di Cremona del dipartimento dell'Alto Po (legge 24 luglio 1802; decreto 8 giugno 1805). In base al compartimento entrato in vigore dal 1 gennaio 1810, pubblicato in seguito alle concentrazioni dei comuni avvenute in attuazione del decreto 14 luglio 1807, il comune di Cą d'Andrea fu concentrato nel comune denominativo di San Lorenzo de' Picenardi (decreto 14 luglio 1807; decreto 4 novembre 1809). |
Nel compartimento territoriale delle provincie lombarde del 1816 Ca d'Andrea con San Pietro Madegallo faceva parte del distretto IX di Pescarolo della provincia di Cremona (notificazione 12 febbraio 1816). Nel compartimento del 1844 Ca d'Andrea con San Pietro Medegallo era un comune con convocato del distretto IX di Pescarolo (notificazione 1 luglio 1844). Nel 1853 Ca d'Andrea con San Pietro Medegallo, comune con convocato e una popolazione di 366 abitanti, fu inserito nel distretto V di Piadena (notificazione 23 giugno 1853). |