Fu fondata nel IV secolo AC dal re dei liguri Cidno, ai piedi del monte che prende il suo nome, Cidneo. Il Risorgimento l'ha vista protagonista con l'eroiche dieci giornate di ribellione all'invasore austriaco che le valsero il titolo - coniato da Giosuè Carducci - di Leonessa d'Italia (1849). I bresciani hanno poi soprannominato il Castello Civico "Falco d'Italia", a ricordo del ruolo giocato dal maschio durante le dieci giornate. Il Broletto (palazzo comunale) è impreziosito dalla bella torre civica detta Pegol. Affianco alla meravigliosa Loggia (alla quale lavorò anche il Palladio) si erge la Torre dell'Orologio, che consta di due simpatiche figure meccaniche che battono la campana allo scoccar delle ore. I bresciani li chiamano i Mac dele ure, i matti delle ore. Durante il Rinascimento Brescia ha dato i natali ad alcuni pittori fra i più illustri del periodo: Bonifacio Bembo, Andrea Piccinelli detto il Brescianino, Alessandro Bonvicino detto Moretto da Brescia, Girolamo di Romano detto il Romanino e Gian Gerolamo Savoldo. Brescia è la città dell'insigne giurista e politico Giuseppe Zanardelli. Egli fu ministro del primo governo di sinistra dell'Italia Unita ed autore dell'importante Codice Penale, che prende il suo nome, che sostituì quello sardo. Tale codice si distingueva per l'animo progressista, non vietando più lo sciopero dei lavoratori (fino a quel momento reato) e abolendo la pena di morte. A Zanardelli si deve l'istituzione della Cassazione Unica Penale ed una estesa opera legislativa nel campo del commercio e del lavoro femminile e minorile. La famosissima canzone napoletana Torna a Surriento fu scritta in suo onore dopo un suo soggiorno nella località. Brescia è patria di Arturo Benedetti Michelangeli, a detta di molti, il più grande pianista italiano della storia. Presso il Monastero di Santa Giulia riparò Ermengarda, quando venne ripudiata da Carlo Magno. Ermengarda era la figlia del re longobardo Desiderio che Carlo Magno aveva sposato solo per rafforzare l'alleanza tra i Franchi e Longobardi Brescia è città di motori e velocità. Da qui partiva la Mille Miglia (detta "la corsa più bella del mondo") ed è la città natale del pilota di formula uno Bruno Giacomelli. La leggenda narra che la meravigliosa fabbrica rinascimentale di Santa Maria dei Miracoli, sia nata per proteggere l'affresco, ritenuto miracoloso, di una Madonna col Bambino posta sulla parete di una casa privata. Brescia è la città della birra Wuhrer, la birra di produzione industriale più antica d'Italia. |