Secolo XIII - 1757
| L'esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 31 marzo 1257, trascritto negli "Atti del Comune di Milano" in cui Vermezzo è citato come comune ed è segnalata la presenza del console (Baroni 1987). Negli "Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346" Vermezzo risulta incluso nella pieve di Rosate e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della "strata dal Naviglio" come "el locho da Vermezo" (Compartizione delle fagie 1346). Nei registri dell'estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Vermezzo risulta ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, cart. 39 e 40). Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che l'apparato amministrativo del comune, che contava circa 250 anime, era costituito dall'assemblea dei capi di casa della comunità, convocata in piazza dal console almeno una volta all'anno in occasione della pubblicazione dei riparti e del rinnovo delle cariche amministrative, da un console e da quattro deputati, nominati a pubblico incanto dall'assemblea, ai quali erano raccomandate l'amministrazione degli interessi della comunità e, rispettivamente, la tutela dell'ordine pubblico al primo e la "vigilanza sopra la giustizia dei riparti" al secondo. Un cancelliere, residente in loco, ed un esattore, scelto con asta pubblica e nominato dall'assemblea, completavano l'apparato amministrativo: al cancelliere la comunità delegava la compilazione e ripartizione delle imposte annuali e la custodia dei libri dei riparti e delle scritture pubbliche, all'esattore tutte le operazioni connesse alla riscossione delle imposte, esatte dopo essere state approvate e firmate da console e deputati (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3023) A metà del XVIII secolo il comune, già alla fine del XV secolo parte del feudo di Rosate (Casanova 1930), era subordinato alla giurisdizione "di minor magistrato" del podestà di Rosate, rappresentato in Rosate da un luogotenente, ed a quella "di maggior magistrato" del podestà di Milano: il console era tenuto infatti a prestare ogni anno l'ordinario giuramento tanto presso la banca criminale feudale di Rosate quanto presso quella regia di Milano (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3023). | 1757 - 1797
| Nel compartimento territoriale dello stato di Milano (editto 10 giugno 1757) il comune di Vermezzo risulta inserito nella pieve di Rosate, compresa nel ducato di Milano. Nel 1771 il comune contava 643 abitanti (statistica delle anime 1771). Con il successivo compartimento territoriale della Lombardia austriaca (editto 26 settembre 1786) Vermezzo rimase a far parte della pieve di Rosate, trasportata nella provincia di Pavia, delegazione XVIII. In base al nuovo compartimento territoriale per l'anno 1791 il comune di Vermezzo risulta ancora compreso nella pieve di Rosate, inclusa nella provincia di Milano, XXIII "distretto censuario" (compartimento 1791). | 1798 - 1809
| Con la legge 20 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento del Ticino (legge 30 ventoso anno VI) il comune di Vermezzo venne inserito nel distretto di Rosate. Soppresso il dipartimento del Ticino (legge 15 fruttidoro anno VI), con la successiva legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d'Olona, Alto Po, Serio e Mincio (legge 5 vendemmiale anno VII), il comune di Vermezzo fu trasportato nel dipartimento d'Olona, distretto di Abbiategrasso. Il comune, in forza della legge 13 maggio 1801 di ripartizione territoriale della Repubblica Cisalpina (legge 23 fiorile anno IX), venne poi incluso nel distretto II del dipartimento d'Olona, con capoluogo Pavia. Con l'attivazione del compartimento territoriale del Regno d'Italia (decreto 8 giugno 1805), Vermezzo restò a far parte del distretto II di Pavia, inserito nel cantone II di Gaggiano: comune di III classe, contava 600 abitanti. In seguito al decreto di aggregazione e unione dei comuni del dipartimento d'Olona (decreto 4 novembre 1809) il comune di Vermezzo fu soppresso e, con Gudo Visconti, aggregato al comune di Zelo Surigone, anch'esso compreso nel cantone II del distretto II di Pavia. | 1811 - 1815
| Con il decreto di concentrazione e unione dei comuni del dipartimento d'Olona (decreto 8 novembre 1811) Vermezzo venne designato come comune denominativo e, con l'unita Zelo Surigone, incluso nel distretto I di Milano, cantone V di Abbiategrasso: i suoi abitanti erano 864. | 1816 - 1859
| Con il compartimento territoriale delle province lombarde del regno Lombardo-Veneto (notificazione 12 febbraio 1816) il comune di Vermezzo venne inserito nella provincia di Pavia, distretto V di Rosate. Il comune, che aveva convocato generale, rimase nel distretto V di Rosate anche in seguito al successivo compartimento territoriale delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844). Con il compartimento territoriale della Lombardia (notificazione 23 giugno 1853), il comune di Vermezzo venne trasferito nel distretto VI di Binasco, compreso nella provincia di Pavia. La sua popolazione ammontava a 608 abitanti. | Bibliografia
| Baroni 1987: Maria Franca Baroni (a cura di), Gli atti del comune di Milano nel secolo XIII; vol. II parte seconda (1263-1276), Milano, 1987. | |