Negli "Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346" Bussero risulta incluso nella pieve di Gorgonzola e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della "strata da Gorgonzola" come "el locho da Bussuro" (Compartizione delle fagie 1346). Nei registri dell'estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Bussero risulta ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, cart. 23). Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, che contava 518 anime, era regolato da un consiglio generale, organo deliberativo della comunità, formato dall'assemblea di tutti i capi di casa, convocata dal console stesso in occasione della pubblicazione dei riparti annuali, del rinnovo delle cariche comunitarie ed ogni qualvolta si fossero verificate situazioni di particolare urgenza ed importanza. A tre deputati civili, rappresentanti dei tre maggiori estimati, e tre deputati rurali, nominati dagli stessi tre primi estimati, la comunità delegava invece mansioni di carattere esecutivo: l'amministrazione e conservazione del patrimonio pubblico veniva infatti affidata ai tre deputati rurali, la "vigilanza sopra la giustizia dei pubblici riparti" ai tre civili. Un cancelliere, residente in loco, ed un esattore, scelto con asta pubblica, completavano l'apparato esecutivo: al cancelliere la comunità raccomandava la compilazione dei riparti annuali e la custodia delle pubbliche scritture e dei libri dei riparti, all'esattore tutte le operazioni connesse alla riscossione dei detti riparti, che avveniva solo dopo che detti riparti fossero stati approvati e firmati dai deputati civili e rurali. Compiti di polizia locale erano infine attribuiti al console (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3066). A metà del XVIII secolo il comune, già parte del feudo di Melzo, nel 1698 smembrato ed infeudato separatamente dalla regia camera (Casanova 1930), aveva un podestà feudale residente in Milano a cui la comunità corrispondeva un onorario "a titolo di podestaria di minor magistrato" ed era sottoposto alla giurisdizione "di maggior magistrato" del vicario della Martesana, presso la cui sede di Vimercate il console, tutore dell'ordine pubblico, dopo aver giurato "nelle mani" del podestà di Milano, era tenuto ogni anno a prestare l'ordinario giuramento (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3066). |
Nel compartimento territoriale dello stato di Milano (editto 10 giugno 1757) il comune di Bussero risulta inserito nel ducato di Milano, pieve di Gorgonzola. Nel 1771 il comune contava 602 abitanti (statistica delle anime 1771). Con il successivo compartimento territoriale della Lombardia austriaca (editto 26 settembre 1786) Bussero rimase nella pieve di Gorgonzola, inclusa nella provincia di Milano. In base al nuovo compartimento territoriale per l'anno 1791, il comune di Bussero venne confermato nella pieve di Gorgonzola, compresa nel XV "distretto censuario" della provincia di Milano (compartimento 1791). |
Con la legge 26 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento d'Olona (legge 6 germinale anno VI) il comune di Bussero venne inserito nel distretto di Cernusco Asinario. Anche in seguito alla legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d’Olona, Alto Po, Serio e Mincio (legge 5 vendemmiale anno VII), Bussero rimase nel dipartimento d’Olona, compreso nel distretto di Pioltello. Il comune, in forza della legge 13 maggio 1801 di ripartizione territoriale della Repubblica Cisalpina (legge 23 fiorile anno IX), venne poi incluso nel distretto III del dipartimento d’Olona, con capoluogo Monza. Con l’attivazione del compartimento territoriale del Regno d’Italia (decreto 8 giugno 1805) Bussero continuò a far parte del distretto III di Monza, inserito nel cantone IV di Gorgonzola: comune di III classe, contava 630 abitanti. In seguito al decreto di aggregazione e unione dei comuni del dipartimento d’Olona (decreto 4 novembre 1809) il comune di Bussero fu soppresso ed aggregato al comune di Pessano, incluso anch’esso nel distretto III di Monza, prima nel cantone IV e, in seguito, nel V (decreto 8 novembre 1811), con capoluogo Gorgonzola. |
Con il compartimento territoriale delle province lombarde del regno Lombardo-Veneto (notificazione 12 febbraio 1816) il ricostituito comune di Bussero venne inserito nella provincia di Milano, distretto IX di Gorgonzola. Il comune, che aveva convocato generale, rimase nel distretto IX di Gorgonzola anche in seguito al successivo compartimento territoriale delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844). Nel compartimento territoriale della Lombardia (notificazione 23 giugno 1853) Bussero risulta ancora compreso nella provincia di Milano, distretto IV di Gorgonzola. La sua popolazione ammontava a 1.351 abitanti. |