La città sorge alla confluenza del torrente Mellero con il fiume Adda. Passata ai Grigioni nel cinquecento, era sede del Governatore Generale della Valtellina; dopo il Congresso di Vienna, tornò al Lombardo-Veneto. A Sondrio e nella Valtellina si rifugiavano studiosi e teologi da tutta Italia che temevano di essere condannati per eresia. Come per tutte le aree di confine, Sondrio è interessata da complessi processi storici di costruzione dell'identità locale, prima in contrapposizione, poi in sincresi coll'alter, cioè i Grigioni. In realtà è notorio come oltre i clevages (fratture) culturali (protestanti vs cattolici, italiani vs svizzeri), l'ambiente etnologico alpino si caratterizza per molti tratti in comune. A Sondrio è attivo un interessante museo storico e antropologico dedicato, quindi all'area retica alpina, il Castello di Masegra, che attraverso anche spazi virtuali sul web ci racconta di questa identità locale composita. I terrazzamenti e le montagne intorno a Sondrio rappresentano uno straordinario esempio di antropizzazione di un ambiente largamente ostile, effettuato nel medioevo, che ha reso possibile un'eccellente viticoltura che si esprime nel Valtellina Superiore del Grumello e Sassella. I vini valtellinesi derivano da un vitigno autoctono, il Chiavennasco, probabilmente introdotto qui dagli antichi liguri! Ogni anno c'è il Sondrio Festival - Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi - ovvero il Concorso cinematografico internazionale dedicato ai parchi e alle riserve naturali di tutto il mondo. Sondrio e la Valtellina sono la patria della bresaola ed il bitto (formaggio tipico prodotto negli alpeggi). La prima è un salume ormai impostosi nelle tavole di tutta Italia, dal gusto sapido ed intenso. Il Bitto, formaggio tipico prodotto negli alpeggi, era prodotto in origine nel Morbegnese. Prende il nome dalle valli del torrente Bitto, che nei pressi di Morbegno si getta nell'Adda. Ora questo formaggio è prodotto in tutta la Valtellina e anche nell'Alta Val Brembana. Sondrio è la città di Pietro e Cesare Ligari, architetto e pittore, che lavorarono alla bella Collegiata di San Gervasio e Protasio in Sondrio. |