Comuni Italiani Curiosità su Como. Parliamo di: Alessandro Volta, il Palio del Baradello, il borgo di Sant'Agostino, il futurismo, la rivoluzione industriale, i Maestri Comacini

Appunti e Curiosità su Como

Como è città di scienza! Qui nacque il Conte Alessandro Giuseppe Antonio Anastasio Volta (Alessandro Volta!), inventore della pila. Volta fu nominato conte da Napoleone, in onore dei suoi studi scientifici, ed insignito del titolo di professore di filosofia presso l'università di Padova, dall'Imperatore d'Austria.

All'inizio di settembre il Palio del Baradello rievoca la storia di Federico il Barbarossa presso Como.

Como è città classica! Qui nacque Plinio in Vecchio, che morì nella celebre eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei nel 79 DC, autore del Bella germanidae, venti libri sulle guerre di Germania, che furono il punto di partenza di Tacito per i suoi Annales.

Il borgo di Sant'Agostino coincide col primo insediamento dei romani a Como.

Como è città di papa! Qui nacque Innocenzo IX, pontefice nel 600.

Bunz! Pamp! Bump!... Como è città futurista che ha dato i natali ad Antonio Sant'Elia, autore del manifesto dell'architettura futurista. La città è ricca di capolavori di architettura razionalista, come La Casa del Fascio di Giuseppe Terragni.

Dal Castello del Baradello si può assistere ad uno dei panorami più struggenti della città e del Lago Lariano.

Il portale della Chiesa di San Fedele è istoriato con figure mostruose, limpido esempio della fantasia cupa e grottesca della sensibilità medioevale.

Como vanta una scuola di pittura astratta di notevole pregio che si raccoglieva, negli anni trenta del novecento, attorno alle figure di Manlio Rho, Carla Badiali, Aldo Galli e Mario Radice.

Con un'importantissima industria serica e notevoli risorse idriche, Como è stata protagonista della rivoluzione industriale in Italia.

Como, in virtù del suo microclima, è una delle città più piovose d'Italia ed ivi si può assistere al fenomeno dell'acqua alta, come a Venezia!

Como è la città dei Maestri Comacini, le corporazioni di muratori che costruivano delle meravigliose fabbriche romaniche, anche se alcuni ne fanno risalire il nome, anziché al toponimo, al latino Comacineus, cioè compagno di officina.
Tali maestri, di cui abbiamo notizie storiche sin dal I sec. DC, erano eredi della tradizione edíficatoria dei Romani e diffussero l'arte muratoria classica (che noi conosciamo col nome di romanica, proprio perché si ispirava al mondo romano, anche se attraverso l'influenza bizantina) in tutta Europa. Sembra che dai Maestri Comacini abbia avuto origine la Massoneria.

E' una città di buona gastronomia: qui è nato Maestro Martino autore del Libro de Arte Coquinaria è uno dei capisaldi della letteratura gastronomica europea del 500. Il dolce tipico è la Miascia.

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