Dei sec. XV e XVI abbiamo numerose notizie. Dalle decime dei primi anni del '300 Solopaca (surrogata) paga per i propri benefici ecclesiastici circa quattro ducati. Nel 1320 viene compresa nel Cedolario e nel 1334 diversi solopachesi erano vassalli dei Monsorio. A causa del terremoto del 9 settembre 1349 molti telesini, scampati al tremendo sisma, trovano rifugio nella vicina Solopaca e vi costruiscono un villaggio che chiameremo Terranova. Il villaggio era ubicato nell'attuale zona che comprende il Montano (frantoio) vecchi, Taverna el Duca, Cimitero di San leonardo. Con la distruzione di questo villaggio a seguito del terremoto del 5 novembre 1456, essi si sposteranno in via Telesini e al centro di Solopaca. Una preziosa fonte di notizie per Solopaca è il "quaternus Reddituum Civitatis Thelesiae" del 1426 pubblicato dal Marocco. Il Quaternus è una copia di un originale che viene chiamato antiquissimo e che pertanto doveva risalire perlomeno al '300. Esso parla di molte famiglie locali tra le quali Riccardi, Fasano, Fasanelli, aceto, Brinchi (ora estinta), Abbamondi, Cutillo, Iannotti, Coppola, Guerra ecc. Tra le chiese più dotate appaiono S. Maria a Lama a l'abbazia del Roseto nonché quella di s, Barbato (non più esistente), S. Martino, S.Mauro, S.Simone non più esistente) e quella di S. Nicola nella vicina" Santianni " (San Giovanni), anche questa non più esistente. Solopaca è tassata per 45 abitazioni e 220 terre. Si va notevolmente ingrandendo e si avvia a diventare l'erede principale della sua "Alma Mater " Telese. In due pergamene l'una del 1499, l'altra del 1485 viene citata la chiesa di S. Leonardo in contrada Terranova. |