1. L'ordinamento generale degli uffici e dei servizi è determinato, nel rispetto della legge, del presente statuto e dei contratti collettivi di lavoro, da uno o più regolamenti approvati con deliberazione della giunta comunale. L'ordinamento così costituito rappresenta la fonte di cognizione giuridica per la gestione delle attività organizzatorie dell'ente. 2. La disciplina recata da detti regolamenti si uniforma ai criteri generali stabiliti dal consiglio comunale. 3. La disciplina sull'ordinamento degli uffici e dei servizi comunali soggetta alla presente regolamentazione ha ad oggetto: a) - la definizione delle caratteristiche del sistema di direzione dell'ente, ivi specificando le finalità e le caratteristiche essenziali delle tipologie dei ruoli di direzione ammissibili e le loro distinte responsabilità; b) - la disciplina delle dotazioni organiche, le modalità di assunzione agli impieghi, i requisiti di accesso e le modalità concorsuali; c) - le modalità per il conferimento degli incarichi di direzione; d) - i criteri per la nomina del direttore generale; e) - le modalità di espletamento, da parte dei direttori, dei compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi individuati dagli organi di governo; f) - i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica, contratti a tempo determinato per i direttori e le alte specializzazioni; g) - le modalità di costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, della giunta o degli assessori per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro proprie; h) - i criteri di individuazione dei compiti a cui sarà assegnato il dipendente in possesso di qualifica dirigenziale al quale, per qualsiasi ragione, non siano state assegnate o siano state revocate le funzioni di direzione; i) - ogni altro oggetto previsto dalla legge o dal presente statuto nonché quelli che la giunta ritenga comunque appropriato affidare alla fonte regolamentare. 4. Il sistema di direzione concretamente adottato è recato in uno "schema organizzativo", deliberato dalla giunta comunale, di norma, contestualmente all'approvazione del bilancio di previsione. |