Comuni Italiani Articolo 1 - Autonomia della Comunità Luinese e del Comune di Luino. Statuto Comunale di Luino (Provincia di Varese - Lombardia). La carta fondamentale dei cittadini luinesi

Statuto Comune di Luino

Titolo I - Principi Istituzionali
Capo I - Principi di Autonomia
Articolo 1 - Autonomia della Comunità Luinese e del Comune di Luino
1. La comunità luinese che costituisce il Comune di Luino è autonoma.

2. La comunità luinese ha antichissime origini poiché certamente il luogo fu abitato in età romana. Ma la sua importanza sociale, civile e religiosa è più tarda e dipende dal consolidamento dell'autorità dei Visconti, signori di Milano, e dalle infeudazioni operate dal duca Filippo Maria a favore dei nobili Rusca, conti di Locarno. Il feudo poi detto di Luino e Quattro Valli si estese da Caldè a Pino, comprendendo anche la Val Marchirolo.

L'insediamento dei Rusca favorì, nel 1477, il sorgere, alla riva periferica del borgo, di un convento per opera di un laico carmelitano, Jacopo da Luino, dal popolo proclamato beato. Da Luino prese nome anche un ramo degli Scappi da Dumenza, da cui proviene Bernardino Luini, illustre pittore della cerchia leonardesca.

Dal 1512 al 1526 Luino e la pieve di Travaglia furono contese tra i Rusca ed i Confederati Elvetici che le avevano occupate; successivamente alla cessione agli Elvetici di Mendrisio e Balerna, tornarono a far parte del Ducato di Milano di cui seguirono definitivamente le sorti. Nel 1541 l'imperatore Carlo V, con speciale privilegio, conferiva a Luino il diritto di tenere mercato, così come a Maccagno, con alternanza quindicinale. Successivamente il mercato di Maccagno decadde e quello di Luino si impose diventando settimanale; ha oggi fama che si propaga anche oltralpe. San Carlo Borromeo, riorganizzando le pievi e la giurisdizione religiosa dei luoghi, consigliò la costruzione della nuova parrocchiale nell'interno dell'abitato. Alla metà circa del XVIII secolo il Luinese passò dai Marliani alla famiglia Crivelli che perse però le sue prerogative feudali tra lo spirare del 1700 ed i primi anni del 1800. Sotto Napoleone Luino divenne capo di distretto (Distretto II - Dipartimento del Lario). Gli Austriaci della restaurazione, in concomitanza anche con l'attivazione del servizio di navigazione Arona-Locarno, potenziarono Luino costruendovi un porto e creandovi un commissariato di polizia doganale. Nel 1841 il Cardinale Gaisruck spartiva la pieve della Valtravaglia creando il vicariato di Luino. L'epopea risorgimentale vide il 15 agosto 1848 lo sbarco a Luino di Giuseppe Garibaldi alla testa di gruppi armati, con scontri dapprima favorevoli seguiti dalla marcia verso Varese e dalla dura sconfitta di Morazzone.

Dopo la proclamazione dell'unità italiana Luino conobbe un forte sviluppo demografico dovuto ai primi insediamenti industriali ed a costruzioni alberghiere che fornirono il tessuto per un notevole sviluppo turistico, durato sino allo scoppio della prima guerra mondiale. Sul finire del 1800, anche per opera dell'imprenditoria svizzera nel settore cotoniero, Luino vide il suo maggiore sviluppo industriale favorito dalla costruzione della stazione ferroviaria internazionale (1882) a seguito dell'apertura del valico ferroviario del San Gottardo.

Industrie e commerci trovarono espressione in una banca popolare che ha avuto vita per oltre un secolo, fino ai generalizzati accorpamenti di settore. Negli stessi anni si sviluppavano opere con finalità sociali, dapprima da parte dei moderati che fondavano nel 1869 una Società Operaia di Mutuo Soccorso, poi di socialisti e di cattolici con la creazione di cooperative di consumo e di circoli ricreativi ancor prima della pubblicazione (1891) dell'enciclica Rerum Novarum da parte del papa Leone XIII. A testimonianza di questa vivace vita civile, politica e sociale va ricordata la presenza nel periodo fine secolo, inizio del XX, di molti giornali di opinione, uno dei quali ha superato il secolo di vita.

Negli ultimi anni '60 a Luino è stata riconosciuta la qualifica di "città", giustificata dall'ulteriore incremento urbanistico e di popolazione. Il settore industriale ha ora dimensioni più modeste, pur persistendo la tradizione di versatili imprese, attive in ogni parte del mondo, e di un artigianato di qualità. La città vive di un'economia di frontiera, fornendo mano d'opera oltre confine e alimentando commerci e turismo, favoriti dai fitti stanziamenti stranieri sulla costa del lago. Mentre si è guadagnata un angolo di rilievo nel panorama letterario italiano, grazie alle opere di Vittorio Sereni e Piero Chiara, intensamente ispirate al suo paesaggio e alla sua gente, Luino cerca nella vocazione turistica il consolidamento della sua economia, nel quadro d'una regione insubrica fecondata da cultura e interessi Comuni.

3. Il Comune di Luino, ente locale autonomo entro l'unità della Repubblica, con proprio Statuto, poteri e funzioni, secondo i principi affermati dalla Costituzione, rappresenta la propria Comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo, ispirando l'azione di governo e l'attività di gestione ai valori di libertà, democrazia, equità, solidarietà, pari opportunità, promozione della cultura e della qualità della vita, rispetto dell'ambiente e sostegno dell'operosità e delle iniziative, valori questi che costituiscono patrimonio di storia e di tradizioni e segnano lo sviluppo ed il progresso della collettività luinese.

4. Il Comune di Luino è dotato di autonomia statutaria, normativa, organizzativa ed amministrativa, nonché impositiva e finanziaria nell'ambito del proprio Statuto e Regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza locale.

 
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