Comuni Italiani Curiosità su Massa. Parliamo di: I Malaspina e i Cybo, Piazza degli Aranci ed Elisa Baciocchi, la Cattedrale ed il Pinturicchio, il Museo Etnologico delle Apuane e l'enologia, il Castello Malaspina e lo spino fiorito, le castagne e la torta d'erbi

Appunti e Curiosità su Massa

Nelle terre abitate dai Liguri Apuani, grandi condottieri e acerrimi nemici dei Romani, la città romana si costituì lungo la via consolare Aemilia Scauri che da Pisa conduceva a Luni. In realtà i Latini riuscirono solo dopo molte e sanguinosissime battaglie a piegare gli antichi Apuani che furono, in seguito, addirittura deportati nel Sannio, tanto che erano temuti!

La città moderna fu signoria di due importanti famiglie. Prima, dei Malaspina, e dopo, dei Cybo. In realtà si tratta quasi della stessa schiatta: i Malaspina, signori della Lunigiana, erano bipartiti in due tronconi, dello Spino fiorito e dello Spino secco, spesso in lotta fra di loro, tant'è che fra i due rami dovette intervenire come paciere addirittura Dante Alighieri. Alla fine Ricciarda dello Spino fiorito si sposò con Lorenzo Cybo, proveniente da una nobile famiglia genovese.
Poco prima che le truppe napoleoniche spazzassero via l'ancient regime, l'influenza della città passò in mano estense-modenese con il matrimonio di Maria Teresa Malaspina con Ercole Rinaldo d'Este.

Bella scenografia ottocentesca è la Piazza degli Aranci, ampliata da Elisa Baciocchi, duchessa di Massa e sorella di Napoleone. Gli ameni filari di aranci furono sistemati nel 1819, mentre la fontana-obelisco centrale è del 1853.

Il sontuoso Palazzo Ducale fu voluto da Alberico I Malaspina e ingrandito da Alberico II. Come sempre quando si tratta di particolari di gusto, sono le donne a dettar legge: la forte caratterizzazione della dimora, tutta dipinta di rosso e non a caso popolarmente detta palazzo rosso, fu voluta da Terasa Pamphili, moglie di Carlo II; vennero chiamati a lavorare nel palazzo sia Francesco che Alessandro Bergamini. Occhio alla Grotta di Nettuno, bucolico ninfeo.

Maestosa la Cattedrale in bianco marmo di Carrara, un must da queste parti. Si staglia sopra una scalinata una possente facciata loggiata, in cui le finestre, scandendo i vuoti, ne alleggeriscono la rigorosa severità. La Cappella del Santissimo Sacramento ospita un bell'affresco del Pinturicchio, proveniente da una cappella dei Cybo in Santa Maria del popolo a Roma.

In Via Piastronata, che si arrampica sulla rocca, potrete trovare qualche nobile casa dalle pareti esterne decorate da sontuosi affreschi: Massa Picta, infatti, era detta la città, famosa un tempo per le sue decorazioni parietali che il tempo e i bombardamenti patiti durante la Seconda Guerra Mondiale hanno distrutto.

Il Castello Malaspina è un superbo esempio di rocca fortificata, di origine medievale, trasformata in graziosa corte e dimora rinascimentale dalla signoria dei Malaspina. La struttura alterna così, elegantemente, feritoie e barbacani a cortili loggiati e leggiadre lesene. Occhio ai saloni affrescati: la Camera Picta e la Sala della Spina, raffigurante lo spino fiorito emblema dei Malaspina.

Santa Maria degli Uliveti, immersa nella verzura, ospita una magnifica scultura lignea attribuita al grande Jacopo della Quercia.

Tempio della cultura della Lunigiana, regione storica attigua alle Alpi Apuane e divisa fra Liguria e Toscana, è il bel Museo Etnologico delle Apuane. Occhio alla ricca sezione dedicata all'enologia; per chi voglia farsi trascinare da dionisiaci sacri furori in giro per la Lunigiana la Strada del Vino parte dalle vicine colline del Candia.

Pantagrueliche golosità! La zona di Massa è rinomata per le castagne, piccole e saporite, essiccate nei gradili, utilizzate, semmai, con la patata di montagna, per panificare i panigacci, insaporiti con i pecorini apuani o il celeberrimo Lardo di Colonnata (che è una frazione dell'attigua Carrara). Glorie locali sono: i taglierini con i fagioli, i tordelli di carne al ragù e le lasagne intordellate. La polenta, anche di castagne, può essere impreziosita con fiori di zucca, funghi e usata per accompagnare carni varie: la kazalà.
La torta di riso (famosa è la versione alla carrarina) è la torta cinquecentesca della corte dei Cybo. Non perdete, inoltre, la torta d'erbi con ortiche, finocchi, cicoria e borragine e il miele della Lunigiana DOP.

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